LA MIA ESPERIENZA DI AMMINISTRATORE CONDOMINIALE CON…
Per la nostra consueta rubrica, oggi parliamo di un’evenienza che non è affatto rara, come si potrebbe pensare.
…IL MANCATO RAGGIUNGIMENTO IN ASSEMBLEA DELLA MAGGIORANZA NECESSARIA PER DELIBERARE
“Durante le assemblee condominiali accade spesso che l’amministratore proponga ai presenti di votare per poter adottare una soluzione piuttosto che un’altra.”
Quale quorum è necessario?
Nella maggior parte delle situazioni, il quorum utile per deliberare dovrà essere la cosiddetta doppia maggioranza, ovvero la compresenza di:
- maggioranza delle teste presenti in assemblea (incluse le deleghe)
- Almeno 500 millesimi di proprietà
Quando ciò si verifica la maggioranza prevale e la minoranza si dovrà adeguare.
Ma se la “doppia maggioranza” non viene raggiunta?
Per svariati motivi, e più spesso di quanto non si immagini, può tuttavia accadere che non si raggiungano entrambi i parametri necessari per deliberare.
Ad esempio potrebbe verificarsi il caso in cui un numero esiguo di condòmini detenga oltre 500 millesimi di proprietà, e che questo gruppo sia in disaccordo con la maggioranza numerica di condòmini che però non ha un numero sufficiente di millesimi per imporsi.
In questo caso si perviene ad una situazione di stallo: alcuni la pensano in un modo, e primeggiano per i millesimi, mentre la parte rimanente primeggia per “numero di teste”, ma non per millesimi. In una tale situazione non si perviene alla maggioranza richiesta dalla legge, e quindi non è possibile prendere una decisione.
Cosa si deve fare in questo caso?
L’Amministratore renderà noto all’assemblea che se la situazione permanesse cristallizzata, qualsiasi condòmino potrà rivolgersi al Tribunale per richiedere l’intervento di un Giudice che prenderà la decisione migliore per il condominio.
L’Assemblea in alternativa potrà quindi procedere ad una nuova votazione al fine di capire se qualche condòmino (magari incerto su una oppure l’altra soluzione proposta) sia disposto a cambiare posizione al fine di evitare di ricorrere al tribunale.
E se c’è l’accordo ma non la maggioranza?
Può anche accadere in un’assemblea che tutti i presenti convergano su una soluzione, ma che comunque non si raggiunga la doppia maggioranza richiesta dalla legge, ad esempio quando sommando i millesimi di tutti i votanti presenti non si pervenga alla quota dei 500.
In questo caso sarà possibile procedere e tenere per buona tale scelta. L’Assemblea e l’Amministratore dovranno comunque considerare che dal giorno in cui il Verbale verrà ricevuto dagli assenti, costoro avranno 30 giorni di tempo per impugnare la decisione.
Sarà quindi opportuno che l’Amministratore attenda lo scadere dei 30 giorni prima di dare l’ok all’attuazione della decisione presa dall’assemblea.