infografica sul giusto compenso all'amministratore condominiale

Hot topic: il compenso dell’amministratore

COMPENSO DELL’AMMINISTRATORE CONDOMINIALE: PARLIAMO DI SOLDI

 

In epoca di spending review anche il compenso dell’amministratore di condominio può essere un tema caldo, perché tutti cerchiamo di stare attenti ad evitare sprechi e spese inutili.

Vediamo dunque insieme come orientarci al fine di poter fare una scelta oculata e ragionevole, considerando i molti aspetti in campo.

 

Compenso ordinario medio: quali cifre dobbiamo aspettarci?

Secondo un’indagine commissionata da ANACI risulta che il compenso medio annuo che ciascuna famiglia in Italia versa al proprio amministratore varia dai 75€ ai 100€.

Si tratta evidentemente di un valore medio di compenso ordinario, che può subire variazioni anche importanti in funzione di alcuni parametri base.

 

Dunque, cosa influisce sul variare del compenso?

Innanzitutto la DIMENSIONE DELLO STABILE. In un condominio abitato da decine di famiglie evidentemente ognuna concorrerà con un importo minore al compenso del professionista.

Al contrario, in uno stabile con un numero ristretto di unità abitative, la quota pro condomino risulterà più elevata.

Ciò deriva dal fatto che una serie di attività di competenza dell’amministratore vanno espletate indipendentemente dalle dimensioni del condominio, come ad esempio:

  • sicurezza nello stabile
  • analisi lavori straordinari e preventivazione
  • adempimenti fiscali

 

L’altra variabile è rappresentata dai MILLESIMI DI PROPRIETÀ, poiché all’interno dello stesso stabile si deve contribuire in maniera diversa alle spese a seconda del valore del proprio appartamento.

 

C’è poi da considerare una certa variabilità derivante dalla zona geografica in cui lo stabile amministrato si trova: ad esempio in città metropolitane come Milano o Roma l’onorario dell’amministratore sarà mediamente un po’ più alto che non a Udine e in Friuli – zona dove opera il nostro studio.

 

La situazione negli altri paesi europei.

Dalla stessa indagine ANACI risulta ad esempio che un amministratore di condominio in Germania percepisce mediamente un compenso triplo rispetto a quello di un collega italiano; questo significa che per garantirsi una rendita analoga, un amministratore condominiale italiano dovrebbe amministrare un numero di condomìni ben tre volte superiore.

Analogamente anche Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo e Francia registrano compensi decisamente più alti rispetto alla media italiana.

 

Le conseguenze e gli effetti sui condòmini.

E’ evidente dunque che dover gestire, ad esempio, 45 stabili invece di 15 comporta una mole di lavoro ben superiore, il che può tradursi in una serie di disagi e disservizi che si ripercuotono su chi nei condomìni ci vive.

Alcuni problemi sono diretti e causano immediata frustrazione:

 

  • Scarsa tempestività da parte dell’amministratore nella risoluzione dei problemi
  • Difficoltà a mettersi in contatto con l’amministratore condominiale, dunque impossibilità a confrontarsi con lui
  • Mancatoinvio di preventivi con buon anticipo, così che possano essere visionati e confrontati per tempo prima dell’assemblea condominiale

 

Altri mostrano i loro effetti nefasti nel medio/lungo termine:

  • Spreco di denaro condominiale dovuto ad una scelta frettolosa nell’affido di lavori di ripristino o ristrutturazione, che potrebbe tradursi nella necessità di reintervenire sullo stesso problema a distanza di pochi anni
  • Perdita progressiva di valore dell’immobile, se l’amministratore non si premura di consigliare gli aggiornamenti allo stabile necessari al suo mantenimento estetico o funzionale

 

In conclusione, un consiglio.

Ingaggiare l’amministratore condominiale più economico tra i preventivi a nostra disposizione non è dunque garanzia di risparmio.

Nella vostra scelta orientatevi in base ai seguenti parametri:

  • disponibilità
  • velocità ed efficacia di risposta
  • capacità diplomatiche e di mediazione
  • chiarezza nella stesura dei verbali
  • competenza tecnica
  • visione moderna e all’avanguardia
  • trasparenza
  • integrità

 

Inoltre in fase di selezione dell’amministratore non abbiate paura di chiedergli un incontro di persona nel quale raccogliere informazioni, delucidazioni e porre domande: se dimostrerà attenzione alle vostre richieste e chiarezza nelle sue risposte, avrete già a disposizione alcuni buoni indizi per identificare l’amministratore di condominio più adatto alle vostre esigenze!

 

Buona caccia al vostro amministratore ideale, e continuate a seguirci, perché presto vi parleremo di un argomento di grande attualità: gli edifici a consumo energetico ridotto e a basse emissioni. Non perdetevi il prossimo post!